Maggio 2018 - Nilde Guerra

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Dal bollettino della Parrocchia di San Potito
mese di Maggio 2018

La prima preghiera di Nilde: Il Rosario


Visitando la casa-museo di Nilde che raccoglie i ricordi minuti di una vita, nella sua quotidianità, ricordi che testimoniano il suo cammino di santità, mi sono soffermata su di una immaginetta personale in quanto riporta in calce il suo nome che celebra la Madonna dei Rosario.

Il potere evocativo di questa immaginetta mi ha spinto a fare qualche  riflessione sulla pratica devozionale del Rosario che tanta parte ha avuto nella formazione religiosa di Nilde come nella “nostra”, ragazzi della prima parte del secondo millennio, pratica oggi da riscoprire e da ravvivare nella sua profonda ricchezza spirituale intrinseca. Il Rosario, come preghiera individuale e comunitaria, ha nutrito spiritualmente le famiglie, le parrocchie e le comunità religiose.

Nilde nel suo programma giornaliero di vita scrive un semplice impegno: “S. Rosario e Ufficio del Terzo Ordine”. E' una frase concisa che, come tutte le altre
del suo programma quotidiano, mostra la sua decisa volontà verso un cammino di perfezione spirituale alimentato da sante pratiche come testimonia la lettera n.75 scritta al suo parroco don Savorini "Sante Messe 20, Santa Comunioni 20, Santi Rosani 30, Fioretti 30". Era il dono più caro con cui Nilde lo ringraziava per la cura spirituale che Il buon Parroco aveva per lei. La testimonianza di Santa Marangoni, cara amica di Nilde, conferma questa immagine di giovane apostola di fede e di preghiera “bisognava vederla a Fognano! (ad un corso di esercizi spirituali forse nel 1946) Come ricordava le gioie della vita religiosa e quanti rosari recitava lungo il viale che portava alla grotta della Vergine!".

Nilde sapeva pregare col cuore, quasi per istinto sapeva immedesimarsi nella contemplazione dei misteri della gioia, del dolore e della gloria perché amava molto Gesù e Maria e il Rosario era la sua vera preghiera di lode e di ringraziamento, Il modo più semplice ed efficace di mettersi in comunione con Loro. Papa Giovanni Paolo II ha scritto delle bellissime meditazioni sul Rosario che aiutano nel raccoglimento. Ne riporto una qui diseguito perché siano per tutti, come lo sono per me,
esempio, guida, fiducia, consolazione.

Il Rosario è un colloquio confidenziale con Maria, un parlarLe pieno di fiducia e di abbandono. E‘ un confidarLe le nostre pene, un manifesterLe le nostre speranze, un aprirLe il nostro cuore. Un dichiararsi a sua disposizione per tutto quello che Ella, a nome del suo Figlio, ci chiederà.

Un prometterLe fedeltà in ogni circostanza, anche la più dolorosa e difficile, sicuri della sua protezione, sicuri che, se lo chiediamo, Ella ci otterrà sempre dal suo Figlio tutte le grazie necessarie alla nostra salvezza. Con questo spirito di fede e di devozione prepariamoci alla giornata del 19 maggio prossimo incui si celebrerà il 69° anniversario della salita al cielo di Nilde.

La recita del santo Rosario guiderà il pellegrinaggio dal cimitero alla chiesa per ringraziare il Signore, nella celebrazione eucaristica, di aver donato alla piccola
comunità di San Potito questo modello di santità da pregare e de imitare.

amicidinilde@gmail.com
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