Giugno 2019 - Nilde Guerra

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Dal bollettino della Parrocchia di San Potito
mese di Giugno 2019


Celebrazioni per i 70 anni dalla morte di Nilde: un avvenimento !

Ritrovarsi dopo dieci anni a festeggiare il 70° della salita al cielo della nostra Venerabile Nilde é stato davvero commovente. Dieci anni fa l'allestimento della mostra, il lavoro
assiduo con alcuni amici di S. Potito, dell'Azione Cattolica e alcune suore del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante hanno portato tanta ricchezza nella mia vita: incontri con persone,
miracoli nella mia vita familiare, amicizie che si sono approfondite. Per questo attendevo con trepidazione questo Anniversario. Nilde é sempre stata una Santa a cui ho spesso rivolto preghiere e chiesto grazie. Ciò che é accaduto a S. Potito lo scorso 18 e 19 maggio é stato un fatto travolgente, direi proprio eccezionale. Vedere quante persone si sono mosse per realizzare questo evento, ognuna dando il proprio contributo per come può, é segno di un popolo, un pezzo di Chiesa, un gesto di unità. La bellezza che ho visto é innanzitutto in questo lavoro che ha coinvolto persone dalle età e personalità diverse. Il convegno e gli interventi dei relatori, Ie testimonianze delle persona che hanno conosciuto Nilde sono stati di una profondità unica. La processione e la S. Messa solenne, I'inaugurazione dello altorilievo e i favolosi buffet sono stati organizzati con una cura e un'attenzione ai piccoli dettagli da destare stupore. Tutto ciò ha reso unico e commovente fino alle lacrime i festeggiamenti. Resta il desiderio profondo che questo popolo continui a camminare insieme.

Michela Morelli    



Vogliamo stare nella Chiesa per imparare a vivere come Nilde

Le celebrazioni del 70° anniversario della morte di Nilde sono state un avvenimento, non appena nel senso che sono accadute, ma nel senso che quanto accaduto ha cambiato la mia vita per sempre tanto è stato eccezionale. Già durante la preparazione si capiva che stava accadendo qualcosa di non-comune. Tanta gente si era messa in gioco, molto diverse per carattere, storia, educazione, sensibilità. Eppure eravamo tutti lì a lavorare insieme, con una disponibilità carica della attesa di qualcosa di grande. Quella "strana combriccola"era già
il segno che qualcosa di nuovo stava accadendo, che Gesù stava operando con potenza. Eccezionale e stato anche il ritrovarsi delle persone più avanti con gli anni e che hanno conosciuto Nilde: le testimonianze che hanno rilasciato (oggi documentate in un video) ci hanno restituito la figura di una ragazza
tutt’altro che oscura o bigotta, ma piuttosto di una persona lieta, profonda, decisa, semplice, capace di amare come nessuno, insomma, una ragazza eccezionale. Poi é arrivato il giorno del convegno inaugurale. Gli interventi dei relatori e le testimonianze mostrate nel video hanno commosso i1 cuore mio e di tanti. Come gli apostoli di Emmaus, anche io ho pensato: "non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversavamo con Lui lungo il cammino?". Solo Cristo risorto può arrivare cosi diritto al cuore mio e di tutti: Lui stava accadendo. Non si può spiegare oltre, bisognava semplicemente esserci. E quando ti accadono avvenimenti cosi, come cambiano i rapporti con gli amici, con i figli, con la moglie, con i colleghi! Tornare alle cose solite dopo quel sabato non é stata più la stessa cosa: poveracci come prima, anzi ancora di più, ma inesorabilmente Suoi. II giorno dopo c'é stato il pellegrinaggio dal cimitero alla Chiesa, e la Santa Messa presieduta dal nostro Vescovo, con la gradita presenza del Postulatore della Causa. E poi l'inaugurazione di un altorilievo dedicato a Nilde ben visibile sulla parete esterna della sala parrocchiale. A questi gesti io ci volevo semplicemente essere, anche se dovevo lavorare tantissimo, perché non andasse perso quello che era accaduto il giorno prima. Ed é riaccaduto! Basti pensare che mio figlio Giacomo mi ha detto:  "Papà, bella la Messa!". Questa affermazione parla da sola più di tante mie parole. Era un posto dove era bello esserci. Infine, gli amici di Nilde  hanno preparato un rinfresco che ricorda da vicino la moltiplicazione dei pani e dei pesci: mai vista tanta roba neppure nei rinfreschi delle conferenze,  cui spesso partecipo per lavoro! Ma anche questo aspetto non era fine a sé  stesso, perché mangiando lì, circondato da tavole preparate con gusto, da  persone volontarie che ti servivano, e dove molti avevano contribuito portando qualcosa, era chiara, quasi carnale, la promessa di Gesu: "chi mi segue avrà il centuplo quaggiù, e nel futuro, la vita eterna". Ecco, il rinfresco é stato segno di questo per me: la sovrabbondanza e un tratto del carattere di Dio. Alcune note finali. Nilde quest'anno mi ha commosso perché é stata una donna vera: Gesu l'ha attratta, e lei non ha avuto paura o remore a darsi tutta a Lui. Anche io non posso negare che Gesù mi ha attratto e mi attrae, per tanti luoghi che frequento e per tante cose che mi capitano. Ma perché io ho cosi tanta resistenza a concepirmi con Lui, a darmi a Lui? Perché vivo la mia vita come fossi un "single", anziché concepirmi assieme a Lui mentre faccio le mie cose? Perchè davanti alle diffcoltà mi agito tanto, quasi fossi da solo ad affrontarle? Inoltre, mi ha colpito come Nilde ha accettato
le vie misteriose che Dio gli dava (tornare in famiglia anziché diventare suora) senza rinunciare a nulla di sé. Ha desiderato fino alla fine di poter tornare tra le suore, e questo desiderio non l’ha usato per protestare contro Dio (come faccio sempre io), ma lo ha portato dentro di sé mentre faceva con dedizione le cose nuove e forse non sempre gradevoli che Dio la chiamava a fare. E ad una persona così ferita da quello che desidera, così seria  con sé stessa e con i desideri profondi che si trova addosso, Dio concede la fecondità, il centupto, l'abbondanza. Ma non è facile vivere cosi, perché davanti alle cose che non vanno come vuoi, le tentazioni sono: il cinismo, la rassegnazione, la protesta, oppure un appagamento istintivo (quasi un fare giustizia da soli con soluzioni a buon mercato). Voglio stare nella Chiesa per imparare a vivere come Nilde. Infine, tornato a casa dalle celebrazioni, i miei figli Giacomo e Maria hanno cominciato a leggere spontaneamente la vita di Nilde,rubandomi il libro dalla mia biblioteca (Giacomo) o chiedendocidi comprargli il libro di suor Lea (Maria). Ed io, come san Tommaso, ho dovuto dire "Mio Signore e mio Dio !"

Davide Bertozzi

amicidinilde@gmail.com
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